Popolazione ipoudente a confronto
Un’indagine di mercato internazionale sulla diffusione degli apparecchi acustici tra la popolazione ipoudente, è stata condotta nel corso del 2012 e recentemente pubblicata sulla rivista americana The Hearing Review. La ricerca è stata condotta tra la popolazione di Stati Uniti, Giappone e di altri cinque paesi europei, inclusa l’Italia.
I risultati hanno svelato dati sorprendenti: ad esempio sarebbe vero solamente in parte che l’utilizzo degli ausili per l’udito risulta maggiormente diffuso in quei paesi dove i sussidi pubblici sono più generosi.
Rispetto agli Stati Uniti, in Europa il mercato è molto diversificato: nei Paesi d’Oltreoceano la percentuale di diffusione degli ausili acustici è pari a quella dell’Italia (24,6%), mentre ai primi posti svettano Norvegia, Regno Unito e Svizzera (rispettivamente 42,5%, 41,1% e 38,8%), a seguire Germania e Francia (34% e 30,4%), quindi il Giappone (14,1%), vero fanalino di coda, pur avendo una percentuale di popolazione anziana tra le più alte al mondo.
Se è vero che i sistemi sanitari di Regno Unito e Norvegia offrono consistenti aiuti alle persone ipoudenti, è anche dimostrato che in Giappone esistono diverse forme di assistenza per l’acquisto di apparecchi e i punti vendita sono molto diversificati e particolarmente distribuiti sul territorio.
Un dato che influenza favorevolmente la scelta dell’apparecchio è la soddisfazione del cliente: in Italia si attesta intorno al 70%, (negli Stati Uniti 77%), mentre in Giappone sul 36%. I clienti maggiormente soddisfatti sarebbero quelli svizzeri e francesi (rispettivamente 84% e 80%).
Un altro fattore determinante l’opzione di utilizzare gli apparecchi acustici sarebbe l’atteggiamento più o meno positivo dei medici di famiglia: sono le indicazioni di questi a determinare le scelte dei pazienti.
Secondo l’indagine di mercato, l’ipoacusia in Italia si attesta su un valore pari all’ 11,6% della popolazione. Tra le persone ipoacusiche, solamente il 24,6% farebbe uso di apparecchi acustici; tra loro, il 54% possiede applicazioni binaurali. Tra coloro che si rivolgono a un medico per discutere del problema di udito, solo il 46% riceve un consiglio favorevole sull’importanza di trovare un rimedio.