Un gruppo di ingegneri dell’Ecole des mines di Nancy lavora al prototipo di un guanto che traduce la lingua dei segni in parole. Il progetto avveniristico è frutto dell’impegno di cinque ricercatori: si chiama Hand’speaker e consiste in un guanto munito di sensori, collegato a un’applicazione per smartphone, che decifra ogni movimento. I sensori traducono i gesti delle mani della persona ipoudente in frasi scritte, che compaiono sullo schermo del telefono e quindi vengono rielaborate in sintesi vocale, grazie a un microfono… dal gesto alla parola, il tutto in tempo reale!
Salah Ghamizi è lo scienziato a capo del progetto che ha già vinto diversi premi in Francia; egli intende sviluppare l’idea, in modo da cambiare la vita quotidiana a molti ipoudenti: “Hand’speaker favorirà l’accesso delle persone sorde al mondo del lavoro: il 60% di loro nel nostro Paese è disoccupato, proprio per le difficoltà di comunicazione”.