I bambini Maori in Nuova Zelanda e nelle Isole del Pacifico presentano livelli altissimi di ospedalizzazione a causa di infezioni alle orecchie. Ogni anno più di 5.000 piccoli pazienti verrebbero ricoverati, rischiando conseguenze irrimediabili per l’udito e di conseguenza per lo sviluppo cognitivo a lungo termine. Un bambino Maori su dieci non viene sottoposto a controlli uditivi fino all’età scolare, una percentuale doppia rispetto agli altri piccoli abitanti della Nuova Zelanda e ai giovani europei. Otto bambini Maori su dieci soffrirebbero di infezioni alle orecchie a partire dai tre anni di età, richiedendo al sistema sanitario 83mila consultazioni mediche per tali motivi.
Attualmente sarebbe in fase di sperimentazione un vaccino per cercare di limitare i ricoveri e soprattutto si cerca di diffondere presso i genitori una nuova cultura della prevenzione.