Che i tappi nelle orecchie possano salvare il nostro udito da un eccesso di rumore è facile da credere, tuttavia sono ancora pochi gli studi che confermino questa semplice intuizione. Ora a suo suffragio è stata pubblicata on line da JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery (7 Aprile 2016), una ricerca compiuta in Olanda, da Wilko Grolman, M.D., Ph.D., presso University Medical Center di Utrecht. L’indagine sull’utilità dei tappi nelle orecchie quando si ascolta musica ad alto volume è stata condotta su due gruppi di volontari (età media 27 anni).

La scelta di un campione composto di giovani è stata suggerita dal fatto che negli adolescenti i problemi uditivi sono aumentati del 31% dal 1988 al 2008 (dati diffusi da National Health americano). Fra i 51 giovani selezionati, che frequentano abitualmente locali e festival musicali, la metà è stata dotata di tappi nelle orecchie, quindi tutti sono stati sottoposti ad audiogramma dopo i concerti all’aperto (100 dB di esposizione sonora media per circa 4 ore). Risultati: si è registrato un cambiamento della soglia uditiva per entrambi i gruppi; in quello protetto dai tappi l’abbattimento temporaneo della capacità uditiva riguardava l’8%, mentre nell’altro il 42%. Per quanto riguarda gli acufeni, rispettivamente 12% contro 40%.

“Le scarse conoscenze su tale problema-spiegano i ricercatori- ci hanno spinto all’analisi, sperando di contribuire alla prevenzione di un’emergenza globale, soprattutto tra i giovanissimi.”