Il prossimo 3 marzo 2017 sarà la giornata mondiale dell’udito: una ricorrenza promossa per il secondo anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, al fine di aumentare la consapevolezza sulle disabilità uditive. La conoscenza del rischio della perdita di udito da rumore e la conseguente prevenzione sono gli obiettivi dell’appuntamento, che prevede iniziative in tutto il mondo, compresa l’Italia.

Il tema lanciato per il 2017 è “Agire sulla perdita di udito – Un investimento sul suono”: lo scopo è mettere in evidenza il costo che l’economia globale deve sostenere ogni anno a causa del problema della perdita di udito non affrontata correttamente.

Sui 750 miliardi di dollari infatti si aggira la stima della spesa che ogni anno l’economia nel mondo affronta a causa della perdita di udito (una cifra pari al Pil dell’Olanda), sebbene sia dimostrato che le azioni preventive attuabili dai governi sono molte e sicuramente più convenienti.

Secondo i dati ufficiali dell’OMS, sono circa 360 milioni le persone che ogni giorno convivono con un problema di ipoacusia; si tratta del 5% della popolazione del pianeta; di queste, 32 milioni sono bambini. Tra i più giovani in particolare, nel 60% dei casi i disturbi uditivi si potrebbero evitare, adottando una valida prevenzione. Non a caso il tema della Giornata mondiale dell’udito l’anno scorso era centrato proprio sui bambini e la possibilità di aiutarli.