La perdita di udito è ormai un disturbo che non riguarda solamente la popolazione anziana: in Italia i problemi alle orecchie sono in preoccupante ascesa anche tra i più giovani. Secondo l’ultima ricerca “Eurotrack” risalente al 2015, un italiano su dieci presenta problemi uditivi e il 4,2% dei ragazzi tra i 15 e 24 anni non ci sente bene, ovvero quasi uno su 4. Solo tre anni prima questi ultimi rappresentavano il 3%; secondo la ricerca risulterebbe un aumento del 25% in breve tempo. Se poi si somma anche il 2,2% degli adolescenti con disturbi uditivi, in Italia si arriva a circa mezzo milione di ragazzi con seri problemi alle orecchie, ben prima della comparsa dei capelli bianchi.

Il problema ha connotazioni globali: si manifesta soprattutto nei Paesi dove acquistare una cuffietta o andare in discoteca non è un lusso per pochi. A rischio per sovraesposizione ai decibel sarebbe nel mondo oltre un miliardo di ragazzi, denuncia l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). In particolare nei Paesi a medio e alto reddito la metà dei giovani tra i 12 e i 35 anni è inseparabile da smartphone e dispositivi musicali vari che per di più non vengono usati a volume di sicurezza. Un altro 40% è esposto a livelli sonori potenzialmente dannosi in locali notturni, concerti o eventi sportivi.