Nel primo rapporto sull’udito a cura dell’Organizzazione Mondiale della Salute, si prevede che entro il 2050 quasi 2 miliardi e mezzo di persone soffriranno di calo uditivo (una su 4) e se non si prenderanno subito provvedimenti adeguati almeno 700 milioni di questi dovranno affrontare un programma di cura e riabilitazione. Già oggi a soffrire di problematiche dell’udito sono 1,5 miliardi di persone e ogni anno nel mondo viene speso quasi un trilione di dollari a causa di deficit uditivi non trattati correttamente; ora si intravede il rischio che questa cifra possa aumentare.
Secondo i dati dell’OMS oggi in Europa ci sono 196 milioni persone che soffrono di sordità; nel 2050 diventeranno 236 milioni. In America invece attualmente sono 217 milioni, che diventeranno 332. Tra i giovani (circa un miliardo) molti disturbi si possono prevenire, così come 200 milioni di infezioni all’orecchio croniche potrebbero essere curabili.
Secondo l’OMS, è stato dimostrato che gli investimenti nella cura dell’orecchio e dell’udito sono efficaci dal punto di vista dei costi e che i governi possono aspettarsi un ritorno di quasi 16 dollari per ogni dollaro investito.
I lockdown che hanno avuto luogo durante la pandemia di COVID-19 in tutto il mondo hanno evidenziato l’importanza dell’udito e la necessità di cure per l’orecchio. Quando si è privati del contatto visivo e sociale, infatti, il senso dell’udito ci permette di rimanere connessi al mondo esterno. Nonostante questo, la prevenzione e la cura sono sottovalutati anche nei Paesi più ricchi.