Negli Stati Uniti, le segnalazioni di ipoacusia neurosensoriale subito dopo il vaccino contro il Covid-19 hanno indotto gli studiosi della Johns Hopkins University (Medicine) ad approfondire la problematica. Dallo studio preliminare, i primi risultati escluderebbero un collegamento sicuro tra vaccino e perdita uditiva improvvisa. Questo almeno per quanto riguarda i vaccini a RNA messaggero (mRNA) di Pfizer-BioNTech e Moderna; non è stato indagato su Johnson & Johnson, tanto meno su AstraZeneca, non ancora approvato nel Paese.
Sulla base dei dati del Vaccine Adverse Events Reporting System (VAERS), dopo le vaccinazioni COVID-19 ci sono stati tassi di improvvisa perdita dell’udito neurosensoriale da 0,3 a 4,1 per 100.000 persone in un anno. L’American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery stima che normalmente si verifichi questo tipo di perdita dell’udito da 5 a 27 per 100.000 all’anno (circa 66.000 nuovi casi negli Stati Uniti).
Il rapporto pubblicato è un’analisi preliminare, quindi i ricercatori ammettono di non avere ancora dati definitivi. Sempre in base alle cifre di VAERS, lo studio ha identificato 147 casi di perdita improvvisa dell’udito, sordità, sordità unilaterale, sordità neurosensoriale e ipoacusia (di una certa importanza) associati alle vaccinazioni COVID-19 dal 14 dicembre 2020 al 2 marzo 2021.
Fra questi casi, 40 si sono verificati entro circa tre settimane dalla vaccinazione e sono stati confermati con test dell’udito documentati o trattamento con steroidi.
L’età media del gruppo era di 56 anni, il 63% donne. Di loro, 12 hanno ricevuto i vaccini Moderna e 28 il vaccino Pfizer-BioNTech. In media, la perdita improvvisa dell’udito neurosensoriale è stata riportata quattro giorni dopo la vaccinazione. Negli Stati Uniti, sono state somministrate durante questo periodo 86 milioni di dosi di vaccino.