Secondo uno studio americano, pubblicato recentemente sulla rivista “Hearing Research”
(giugno 2021), le strutture uditive neonatali delle cavie in laboratorio verrebbero danneggiate dal glutammato monosodico. Quest’ultimo (chiamato anche E621 o MSG) è un controverso additivo alimentare utilizzato in tutto il mondo come esaltatore del gusto degli alimenti, approvato dall’Unione Europea e dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti (FDA); è diffuso nei cibi industriali come fast food, snack, condimenti, pasti surgelati, zuppe, carni lavorate, preparati istantanei.
La ricerca condotta nei laboratori della Pensylvania, presso il Dipartimento di Anatomia del Lake Erie College of Osteopathic Medicine, ha previsto la somministrazione di MSG a cavie in età neonatale, collegando la sperimentazione sui topi a possibili danni diffusi alla coclea e al tronco cerebrale uditivo e drastica perdita di neuroni nel mesencefalo.
Già in passato era stato avanzato qualche sospetto sulla tossicità del glutammato monosodico a seguito di somministrazione neonatale su cavie in laboratorio; nel 2002 in particolare era stata segnalata una riduzione delle risposte uditive del tronco cerebrale.
Ora lo studio americano conferma questi dubbi, dimostrando come il danno eccitotossico provochi cambiamenti neurodegenerativi in diverse regioni del cervello: l’esposizione delle cavie a MSG durante le prime due settimane postnatali provocherebbe neurotossicità da glutammato nella coclea, danni alle cellule ciliate cocleari e un minor numero di neuroni nel ganglio spirale.