Un gruppo di studiosi della Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), in collaborazione con altri istituti di ricerca, ha scoperto che il rumore delle pale eoliche delle turbine poste al largo degli Stati Uniti altera i comportamenti relativi all’alimentazione del calamaro pinna lunga (Doryteuthis pealeii). Si tratta di un’importante specie, molto diffusa anche dal punto di vista commerciale, che vive nell’Atlantico settentrionale, da Terranova al Golfo del Venezuela. Il danno che potrebbe derivare coinvolgerebbe anche l’industria della pesca. Lo studio è stato pubblicato su Marine Environmental Research (marzo 2021): gli scienziati hanno condotto esperimenti nelle vasche del centro di ricerca, esponendo i calamari agli stessi rumori delle pale eoliche offshore. E’ stato osservato che, sottoposti alle registrazioni, i calamari mutavano il comportamento di caccia, interrompendo l’alimentazione, che nel loro caso deve mantenersi continua, ai fini della sopravvivenza.
Dal punto di vista acustico, le pale delle turbine eoliche offshore provocano dei “colpi di martello” ogni due secondi circa. Il rumore può superare i 200 dB e può essere sentito fino a centinaia di metri di distanza mentre il tono stesso del rumore può andare da 100 Hz a oltre 10.000 Hz e può propagarsi per più di 10 km.