“Blanca” è una fiction in onda su Rai1 dal 22 novembre, realizzata da Lux Vide e ambientata a Genova. La protagonista è una poliziotta non vedente e quindi nella serie viene data molta importanza alla percezione dei suoni. L’amministratore delegato di Lux Vide, Luca Bernabei, ha annunciato l’utilizzo per questa serie di una tecnologia sperimentale e legata alla registrazione e riproduzione del suono, l’olofonia, un sistema simile alla registrazione binaurale, che attraverso il suono ambisce a riprodurre la tridimensionalità di un ambiente. “Per i non vedenti – ha spiegato Bernabei – è molto importante il suono, perché aiuta a prendere le misure dei luoghi in cui si trovano. Con la rifrazione del suono Blanca percepisce le distanze dagli oggetti, perciò noi abbiamo raccontato un suono a 360 gradi: che va sopra, al di sotto e di lato. Questa si chiama olofonia, inventata da noi italiani: la sua bellezza è che ti da un senso di realtà. Per la prima volta nella storia della televisione di tutto il mondo, se si guarda la serie tv con le cuffie, ma anche con il 5.1 (il sistema di audio surround per cinema e home theatre che avvolge l’ascoltatore da tutti i lati, ndr) si ha già la percezione di ciò che avviene nella testa delle persone non vedenti, ma anche nella testa di ognuno di noi”. A proposito della poliziotta protagonista, Bernabei spiega: “Tramite le cuffie, Blanca ascolta le intercettazioni, le frasi, le parole, e riesce a capire se menti o se dici la verità. Dai rumori di sottofondo riesce anche a comprendere dov’è il luogo delle intercettazioni”.