La velocità di propagazione del suono su Marte è più lenta che sulla Terra. A seconda della frequenza può variare fra 240 e 260 metri al secondo circa, mentre sulla Terra è di 340 metri al secondo. Anche l’ampiezza del suono è attenuata, soprattutto per i suoni più acuti. Si stima che due persone nell’atmosfera marziana avrebbero difficoltà a sostenere un’ipotetica conversazione anche se si trovassero a soli cinque metri di distanza l’una dall’altra.
Sono questi i risultati di una ricerca pubblicata su Nature e condotta grazie a un microfono realizzato dall’Institut supérieur de l’aéronautique et de l’espace di Tolosa e montato sul rover Perseverance della Nasa durante la sua missione sul pianeta rosso.
Il microfono è stato pensato per cogliere suoni come quelli che sentiamo tutti i giorni, dunque compresi nello spettro udibile umano, tra 20 Hz e 20 kHz. Il test ha mostrato che Marte è un mondo silenzioso, tanto che in principio gli scienziati temevano che il microfono non funzionasse. Per fare i test gli scienziati si sono serviti dei rumori prodotti dallo stesso rover e dal piccolo elicottero Ingenuity utilizzato durante la missione, hanno così potuto misurare la propagazione del suono a diverse frequenze. Per le onde acustiche ad alta frequenza (sopra i 2 kHz) prodotte dagli impulsi laser si sono registrate velocità del suono comprese fra 246 e 257 metri al secondo. Per le onde acustiche a bassa frequenza (84 Hz) generate dall’elicottero la velocità era di 240 metri al secondo.
Questi risultati sono dovuti alla particolarità dell’atmosfera marziana, con una pressione 170 volte inferiore a quella terrestre e con una composizione al 96 per cento di anidride carbonica, gas che smorza il suono.