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Astronomia multisensoriale - Linear Apparecchi acustici
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Astronomia multisensoriale

La scienziata non vedente Wanda Diaz Merced ha parlato dei suoi studi sulla sonificazione del cosmo (trasformazione di dati matematici in suoni), il 30 ottobre scorso a Genova, in occasione del Festival della Scienza. Tra la Nasa, l’insegnamento ad Harvard, l’osservatorio astronomico di Tokyo, Diaz Merced è protagonista a livello internazionale dell’astronomia multisensoriale. Si tratta della nuova frontiera per conoscere l’universo: non è necessario vedere le stelle e i pianeti, basta ascoltarli per studiarli; il suono infatti aumenta la capacità di interpretare e incrociare i dati; inoltre le informazioni che arrivano dai telescopi sono già dei bit che solo successivamente vengono elaborati in immagini.
La studiosa  ha prestato le sue teorie all’osservatorio europeo vicino a Pisa, dove ha elaborato un prototipo che trasforma i mutamenti di intensità della luce attraverso lo spazio: suoni e vibrazioni si possono anche toccare e ascoltare. Queste ricerche potranno un giorno aiutarci a scoprire i pianeti più lontani, fuori del nostro sistema solare, oltre ad affiancarci per risolvere i problemi nella nostra atmosfera, primo fra tutti il riscaldamento globale.