L’attività elettrica dei neuroni produce onde radio che possono essere captate e utilizzate per studiare l’attività cerebrale. Finora si pensava che le trasmissioni avvenissero soltanto in modulazione di ampiezza, quella che nel mondo della radio si chiama Am. Invece un nuovo studio ha dimostrato che c’è una doppia trasmissione che comprende anche emissioni in modulazione di frequenza (Fm). Questo apre nuove prospettive allo studio delle malattie cerebrali, come il Parkinson. Lo studio, pubblicato sul sito di Nature, è stato condotto dall’Università Statale di Milano, in collaborazione con il Centro per le Neuroscienze (Cinac) di Madrid e l’Università di Trieste. L’attività elettrica dei neuroni è stata registrata grazie a elettrodi impiantati chirurgicamente nelle parti profonde del cervello, ascoltandoli per la prima volta anche in modulazione di frequenza. Gli autori dello studio hanno così scoperto la presenza di due codici diversi: quello che utilizza la modalità Fm risulta essere molto più preciso e meno suscettibile ad interferenze e al ‘rumore’ elettrico, mentre la Am è meno influenzata dalla distanza.