E’ pronta a partire per il settimo anno consecutivo la nave “Alliance” della Marina militare italiana, nel quadro della missione High North 2023. Si tratta di una missione di esplorazione del mar Glaciale Artico per la raccolta di dati scientifici. Lo scorso anno furono effettuati studi sui ghiacci, sulla presenza di plastica (macro e micro) e sui mammiferi marini presenti. Una particolarità di questa ricerca è proprio la nave che viene utilizzata, la “Alliance”, che venne concepita e costruita (nei cantieri del Muggiano alla Spezia) durante la guerra fredda, negli ultimi anni del decennio 1980, per potersi avvicinare ai sottomarini senza essere individuata. È quindi assolutamente silenziosa. Oggi questa caratteristica viene sfruttata dai ricercatori per entrare in un ambiente delicato e protetto come quello artico rispettando i rigidi dettami del Polar Code. È così possibile stare in un locale solitamente chiassoso come la sala macchine parlando a voce normale senza alcuna fatica. L’Alliance è alimentata da due motori elettrici con due generatori principali diesel che sviluppano una potenza di 2.500 cavalli ciascuno. A questi si aggiungono tre generatori diesel da 660 cavalli per l’alimentazione dei servizi di bordo. I motori elettrici producono solamente un ronzio, mentre quelli diesel sono schermati in contenitori insonorizzati e posti su supporti di gomma che smorzano le vibrazioni. I suoni possono essere ulteriormente ridotti alimentando i motori elettrici, invece che coi diesel, con una turbina a gas situata sui ponti superiori. E in futuro entrerà in servizio un’unità idro-oceanografica ancora più moderna, la Niom (nave idro-oceanografica maggiore), per la cui costruzione è stato firmato un contratto lo scorso dicembre e che verrà utilizzata anch’essa per le esplorazioni in Artico.