A dieta per preservare l’udito
Una restrizione nella dieta quotidiana pari al 25% delle calorie somministrate normalmente, porterebbe nelle cavie da laboratorio a un meccanismo di difesa biologico che ritarderebbe la perdita dell’udito dovuto a invecchiamento delle cellule.
Gli esperimenti condotti dagli scienziati dell’Università del Wisconsin-Madison negli Stati Uniti, diretti dal genetista Tomas A. Prolla, hanno messo in luce come in condizioni dietetiche particolari entri in azione l’enzima Sirt3, con beneficio per la salute delle cellule dell’orecchio interno e quindi per l’udito.
In un prossimo futuro – ha detto Prolla pubblicando i risultati suoi studi sulla rivista Cell – cercheremo di scoprire quali componenti attivano Sirt3, in modo di sfruttarne i benefici senza dovere intervenire con riduzioni drastiche nella dieta.