Italia in ritardo sullo screening neonatale dell’udito
In Italia solo 6 neonati su 10 vengono sottoposti a screening uditivo; ogni anno nel nostro Paese nascono 200 bimbi con una forma di sordità profonda. Nonostante i 100 mila piccoli audiolesi, in Italia la diagnosi di sordità viene effettuata tra i 22 e i 28 mesi, tardi, se si pensa che prima si parte con terapie e riabilitazione, maggiore diventa la percentuale di successo nello sviluppo generale e del linguaggio. I dati raccolti dall’Istituto affari sociali di Roma (Ias) parlano anche di un evidente squilibrio tra Nord e Sud della Penisola, col Meridione in evidente ritardo rispetto al resto d’Italia. L’adozione di linee guida nazionali sullo screening potrebbe aiutare a risolvere queste discrepanze geografiche.