Balene assordate
L’inquinamento acustico ha raggiunto anche le profondità del mare. Passaggi di navi, trivellazioni sottomarine, tutto contribuisce a rendere sempre più rumoroso l’habitat dei cetacei, i primi a subire le conseguenze del fracasso, in quanto detentori di uno straordinario e complesso sistema uditivo. Secondo una stima di U.S. Navy, un quarto delle creature marine avrebbe accusato danni permanenti o provvisori all’udito. Un team di studiosi dell’Università delle Hawaii avrebbe scoperto però che le balene ricorrono a un modo per difendersi dal frastuono. Come gli uomini si tappano le orecchie, così all’occorrenza, in presenza di forti rumori, i cetacei riuscirebbero a diminuire la sensibilità del loro udito. Lo studio è appena agli nizi: si sta indagando su esemplari in cattività, quindi si passerà all’esame in natura, allo scopo di creare sistemi di allerta per balene e delfini, in prossimità di rumori potenzialmente dannosi.