Almeno 22,6 milioni di persone in Europa vivrebbero con una perdita uditiva non curata e invalidante: questo dato si tradurrebbe in un costo esorbitante pari a 185 miliardi di euro all’anno, che graverebbe sui bilanci pubblici europei, cifra destinata ad aggravarsi nel tempo. Questi numeri preoccupanti sarebbero stati calcolati in correlazione a una minore qualità della vita e a una crescente disoccupazione tra i soggetti affetti da danni uditivi gravi, tanto da essere ritenutu veri e propri invalidi.
L’allarme è stato lanciato presso il Parlamento europeo il 3 marzo scorso, in occasione della Giornata mondiale dell’udito (OMS), tramite un nuovo ampio studio dal titolo “Hearing Loss – Numbers and Costs”.
Il rapporto documenta inoltre come l’uso di apparecchi acustici e altre soluzioni per l’udito migliori sicuramente la salute e aumenti di conseguenza anche la qualità della vita. La ricerca prova infine come le persone con una perdita uditiva non curata e disabilitante siano a maggior rischio di isolamento sociale, depressione e declino cognitivo.