Gli strumenti per registrare suoni sott’acqua sono sempre più sofisticati. La quantità di informazioni che vengono raccolte è sempre maggiore e allora, per analizzarle, sono sempre più necessari gli strumenti informatici e di intelligenza artificiale. In un’epoca di conflitti purtroppo vicini all’Europa, anche la ricerca bellica in questo campo procede spedita. Il ministero della Difesa francese considera la guerra acustica sottomarina importantissima ai fini strategici. Concretamente, consente di identificare la natura e la posizione di navi e sottomarini grazie ai suoni emessi dai loro dispositivi di propulsione e dalle loro attrezzature specifiche. “Con queste informazioni – afferma il ministero – siamo in grado prima di tutto di identificare i natanti, poi di conoscere la loro velocità di navigazione e di attuare una manovra tattica per inseguirli o allontanarci da loro”.

Il problema sorto recentemente è quello dell’enorme mole di dati che occorre analizzare, anche perché il traffico marittimo è in aumento; se da un lato si ottengono informazioni sempre più sofisticate, dall’altro è troppo dispendioso utilizzare unicamente l’intelligenza umana per interpretare le informazioni. 

Per accelerare i tempi di analisi di questi dati così come i tempi di reazione, il ministero della Difesa francese sta ora prendendo in considerazione l’uso dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima aiuterà presto gli analisti della guerra acustica a ordinare i suoni in modo da indirizzare l’attenzione degli operatori solo sui segnali utili e ad alto valore aggiunto. Attualmente il progetto è in fase di sperimentazione, ma l’obiettivo prefissato è l’utilizzo operativo entro pochi anni.