Nel 2019 l’artista palermitano Alessandro Librio ha partecipato alla Biennale Arte di Venezia con un’installazione sonora che portava per i canali della Laguna i rumori del traffico della sua città, Palermo. L’idea era quella di creare un cortocircuito fra l’ambiente di una città come Venezia che non conosce auto e i suoni che si ascoltano invece in molte altre città d’Italia. A distanza di un anno, quei suoni sono stati riproposti in una situazione del tutto diversa, creando nuovamente una situazione paradossale. Lo scorso 25 aprile Librio ha camminato con un registratore sulle spalle per le strade questa volta proprio di Palermo, deserte a causa dell’emergenza virus, rompendo il silenzio con il rumore del traffico che solitamente le anima e che la pandemia ha sottratto alla città.