Anche la porzione più piccola esistente in acustica possiede una voce: è stata ascoltata da un team di ricercatori italiani, presso il laboratorio I3N del politecnico di Milano. Qui gli studiosi dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifn), insieme al Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano e del politecnico, coordinati da Enrico Prati, hanno registrato il rumore del fonone, ovvero il ‘quanto di suono’ emesso da un singolo elettrone. Si tratta di un risultato estremo, perché in acustica non esiste una quantità inferiore a questa. I dati della ricerca sono stati appena pubblicati sulla rivista Applied Physics Express. Durante l’esperimento, si è misurato il rumore elettronico prodotto da un elettrone, appartenente ad una corrente che attraversa un nanotransistore di silicio, nel momento in cui entra temporaneamente nell’orbita di un atomo incastonato a metà strada tra i contatti elettrici di alimentazione, distanti solo 100 nanometri, corrispondenti a un decimo di millimetro. Ai fini dello studio, il nanotransistore, prodotto con tecnologia commerciale dall’azienda LFoundry di Avezzano, è stato raffreddato a circa -269 °C, per la precisione a 4,2 gradi sopra lo zero assoluto.
Le ricadute della misurazione di un simile effetto potranno riguardare la precisione di esecuzione di alcune misure nella fisica dello stato solido, e in particolare la spettroscopia mediante i diagrammi di stabilità.