La voce “calmante” dei genitori può essere sentita fin dal 7° mese di gravidanza:
le parole di mamma e papà sono ben percepite dai bambini e alcuni esperimenti hanno dimostrato che, se pronunciate con ritmo pacato e a basso volume, queste hanno l’effetto di decelerare il battito cardiaco del piccolo, che invece accelera nel caso di rumori intensi e grida.
Anche se buona parte dei rumori possono essere uditi dai neonati, questi sviluppano gradualmente la capacità di discernerli e identificare la loro sorgente. È solo attorno al quinto mese di vita che i bambini voltano la testa nella direzione corretta da cui proviene il suono.
La musica può rivelarsi uno strumento efficace per calmare e contribuire allo sviluppo dei neonati prematuri. Una ricerca apparsa sulla rivista Pediatrics, ad esempio, ha dimostrato che l’ascolto della musica classica in un reparto di terapia intensiva può avere un effetto positivo sulla funzione cardiaca e respiratoria dei piccoli.