Una ricerca condotta presso il Max Planck Institute for Cognitive and Brain Sciences di Lipsia (Germania), ha messo in evidenza l’importanza delle onde cerebrali di tipo “alfa” nella comprensione del linguaggio, in presenza di forti rumori di sottofondo. Nel corso degli esperimenti gli scienziati hanno sottoposto ad elettroencefalogramma un gruppo di 38 persone di età mista, compresa tra i 20 e i 70 anni. Ai partecipanti è stato chiesto di ascoltare due numeri e di indicare se il secondo fosse superiore o inferiore al primo, in presenza di rumori di fondo. Per rendere il compito parimenti difficoltoso, i ricercatori hanno manipolato la qualità acustica del segnale vocale, dopo avere controllato le capacità uditive di tutti i soggetti sottoposti all’esperimento. E’ stato quindi provato che non è solamente la salute delle nostre orecchie a farci comprendere le parole negli ambienti rumorosi, ma anche la modulazione delle onde cerebrali di tipo “alfa”. In un prossimo futuro -ha spiegato lo scienziato Malte Wöstmann, che ha guidato lo studio- le neuroscienze potrebbero influenzare direttamente le modalità di regolazione degli apparecchi acustici, che andrebbero tarati anche sulle capacità cerebrali di ognuno.
Lo studio è stato pubblicato recentemente su The Journal of Neuroscience.