Si fa sempre più vicino l’obiettivo di curare in maniera non invasiva, tramite tecniche ad ultrasuoni, alcune malattie di origine infiammatoria come l’artrite e altre di natura metabolica come il diabete. L’articolo che spiega gli sviluppi di un simile rivoluzionario trattamento è stato appena pubblicato su “Nature Communications” (12 marzo 2019), firmato da Chris Puleo, ingegnere biomedico del Feinstein Institute for Medical Research di NY: tramite stimolazione nervosa dall’esterno è possibile agire in maniera molto precisa all’interno del corpo umano, riducendo i marcatori infiammatori e alterando il metabolismo. “Nei nostri studi – si legge – mostriamo che l’applicazione di ultrasuoni a un bersaglio specifico nella milza ha modificato i marcatori infiammatori che possono causare artrite e altri disturbi. E quando ci si rivolge a una parte specifica del fegato, siamo stati in grado di modulare i livelli di glucosio nel sangue”.
Sicuramente il metodo dovrà ancora essere messo a punto, prima di essere testato sugli esseri umani.