La malnutrizione nell’infanzia è un’emergenza invisibile, come un iceberg, una minaccia reale che giace non vista, sotto la superficie. Ogni anno essa incide – direttamente o indirettamente – su quasi metà della mortalità infantile globale., colpendo lentamente e silenziosamente, rallentando lo sviluppo fisico e intellettivo del bambino, provocando ritardi permanenti e infine erodendo la capacità dell’organismo di reagire di fronte alle infezioni e alle malattie.
I problemi legati alla malnutrizione nell’infanzia possono compromettere in età adulta anche le capacità uditive. La piaga gravissima dell’estrema povertà nel mondo è legata purtroppo anche all’ipoacusia, che rappresenta la quarta causa di disabilità sul pianeta.
Questi dati sono confermati nello studio su ampia scala condotto dai ricercatori americani della Johns Hopkins School of Public Health. Il controllo di 2.200 giovani adulti in Nepal, che da bambini erano stati inclusi in un grande programma di ricerca sulla nutrizione, parla chiaro. Coloro che in età prescolare erano risultati denutriti, esaminati 16 anni dopo, presentano circa il doppio delle probabilità di registrare perdita dell’udito, rispetto a quelli che da piccoli non avevano avuto problemi di alimentazione.
I risultati dell’indagine sono stati pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition.