Get Social With Us
Musica: questione emotiva o razionale? - Linear Apparecchi acustici
25015
post-template-default,single,single-post,postid-25015,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,select-child-theme-ver-1.0.0,select-theme-ver-3.6,wpb-js-composer js-comp-ver-6.7.0,vc_responsive

Musica: questione emotiva o razionale?

Che cosa accade al cervello quando si ascolta la musica? Sorprendentemente, la risposta è diversa se si tratta di un musicista professionista o di un dilettante. E’ una delle curiosità raccolte nel libro “Percezione e creazione musicale”, scritto da Alice Mado Proverbio, professoressa di neuroscienze sociali all’Università di Milano Bicocca, da poco edito da Zanichelli. Il libro espone le più recenti ricerche in materia, condotte grazie a osservazioni di neuroimaging in risonanza magnetica funzionale (fRM), tomografia a emissione di positroni (Pet), magneto-encefalografia. Gli studi sul cervello ci hanno insegnato che, pur senza specializzazioni troppo rigide, l’emisfero sinistro è analitico, logico, razionale, funzionale al calcolo, alla parola e alla scrittura, mentre quello destro è sintetico, spaziale, intuitivo, emotivo, artistico. Ci aspetteremmo che l’ascolto della musica stimoli in particolare l’attività dell’emisfero destro. Questo in realtà avviene nel caso di semplici ascoltatori o musicisti dilettanti. I risultati raccolti, grazie alle nuove tecniche non invasive di osservazione del cervello, hanno dimostrato che i musicisti professionisti, quando producono musica, usano soprattutto l’emisfero sinistro, quello cioè della parola e della scrittura. Insomma, il mondo dei suoni e della loro percezione è qualcosa di complesso in cui alcune cose sono state scoperte di recente, come spiega Mado Proverbio, ma molto rimane ancora da esplorare, sospeso com’è fra la nostra parte emotiva e quella razionale.