Capodanno in sicurezza
Cani e gatti che fuggono terrorizzati rischiando di essere investiti, uccellini disorientati che sbattono contro muri e tralicci… il bollettino degli animali sotto shock acustico nella notte di San Silvestro è tra i motivi che hanno convinto molti sindaci italiani a vietare botti, petardi e fuochi d’artificio. Sono circa 800 i comuni che hanno detto no, per rispetto alla salute sia degli uomini sia degli animali. Già dall’anno scorso tantissimi centri si erano opposti con ordinanze, tra cui Torino, Bologna, (Olbia fin dal 2011); quest’anno si è aggiunta anche una grande città come Milano, schieratasi contro i botti di Capodanno. Dal Nord al Sud della Penisola, in molte Regioni i divieti sono stati a macchia di leopardo: se è difficile immaginare Napoli senza petardi, in Campania i sindaci di S.Giorgio, Portici, Ercolano hanno detto di no; in Puglia a Bari i divieti sono stati sanciti per questioni di sicurezza, Brindisi e Foggia hanno aderito al divieto; più a Sud in Calabria, Cosenza e Vibo Valentia hanno seguito lo stesso esempio. Sanzioni previste fino a 500 euro; grandi assenti invece Roma e Firenze.
Petardi e fuochi d’artificio possono rappresentare un serio pericolo per la salute umana, non solo per i motivi tristemente noti alle cronache (ustioni, traumi, danni agli occhi…). Se esplosi da vicino, i botti possono causare danni permanenti anche all’udito; il rumore provocato potrebbe raggiungere i 150 decibel, oltre la soglia del dolore.