Con la musica in testa
Ascoltare la musica guidando o correndo e rimanere sempre “collegati” all’ambiente circostante? Sì, con le cuffie a conduzione ossea: si può evitare di rimanere isolati dai rumori che ci circondano (un clacson, una sirena d’ambulanza…), perché, a differenza degli auricolari tradizionali, evitano l’utilizzo del condotto uditivo.
La conduzione ossea non è una novità assoluta in otoacustica, ma ora alcune aziende sembrano puntare su questo tipo di “cuffie”, pensando soprattutto agli sportivi. Si pensi al vantaggio, per coloro che prediligono la bicicletta o la corsa su strada, di avere il timpano libero; le cuffie infatti si appoggiano sulle ossa della scatola cranica (sulle tempie o sulle mandibole) e da lì si propagano le vibrazioni all’orecchio interno. Alla recente maratona di Manchester queste sono state le uniche “cuffiette” ammesse dai giudici.