Il diritto al rumore
Porte di calcio incatenate nel fine settimana, coprifuoco per i ragazzini nelle ore serali, levata di scudi contro la costruzione di parchi pubblici: gli schiamazzi dei più giovani sono sempre meno tollerati, tanto che in diversi cantoni svizzeri si è ricorsi a questi drastici provvedimenti. In Svizzera un residente su sei lamenta livelli acustici troppo elevati e le proteste contro il rumore non arrivano più dalle zone industriali, come avveniva un tempo, ma dalle zone residenziali. Qui l’ostilità al vociare dei ragazzini è sempre più oggetto di attenzione, anche da parte della politica.
Se la Germania lo scorso anno ha dovuto modificare la legge nazionale per permettere ai bambini di fare chiasso, mettendo fine alle denunce contro asili e giardini pubblici, ora alcuni parlamentari svizzeri hanno lanciato un appello al governo locale. La crescente intolleranza infatti rischia di ledere un diritto dei più piccoli: quello di giocare all’aperto, anche rumorosamente.