Musica contro l’invecchiamento uditivo
Le attività delle regioni cerebrali specializzate nell’udito di chi ha esercitato la musica per tutta la vita presentano reazioni che escludono i cambiamenti comunemente legati alla vecchiaia, comportandosi in maniera simile alla corteccia uditiva dei soggetti più giovani.
Gli studiosi Benjamin Zendelb e Claude Alain dell’Università di Toronto, al termine di una ricerca condotta sull’osservazione delle onde cerebrali degli anziani musicisti, hanno concluso che “la formazione musicale può migliorare le connessioni neurali nella corteccia uditiva, quindi potrebbe essere utile nel prevenire i cambiamenti legati all’età che concorrono alle difficoltà di udito”.
Lo studio è stato finanziato dal Canadian Institutes of Health Research e Natural Sciences and Engineering Research Council of Canada.