Vibroacoustic Therapy
Le onde sonore a bassa frequenza, quelle che l’udito umano non può cogliere, avrebbero effetti terapeutici: le vibrazioni sarebbero in grado di trattare e lenire malattie debilitanti come il Parkinson e la fibromialgia. La terapia sonora, in via di sperimentazione presso l’Università di Toronto, ha già riscosso un certo successo, grazie al progetto Music and Health Research Collaboratory (MaHRC), coordinato dal professor Lee Bartel della Facoltà di Musica.
Diversi studi hanno utilizzato le vibrazioni del suono nel Parkinson –ha spiegato Bartel – E’ noto inoltre che le vibrazioni in generale contribuiscono ad alleviare alcuni sintomi. Così lo studio scientifico degli effetti del suono a bassa frequenza è stata una connessione naturale. Le onde cerebrali a 40 Hz sembrano essere portatrici di informazioni tra le parti del cervello che controllano il movimento.
La speranza è di riuscire, grazie al massaggio profondo della Vibroacoustic Therapy a ridurre il ricorso ai farmaci per lenire il dolore, fermare il tremore e migliorare la mobilità dei malati.