Non c’è pace nemmeno in fondo al mare: le attività umane si sentono persino a 11 chilometri di profondità… per stabilire con precisione fino a dove riusciamo a farci sentire, gli scienziati hanno calato sul fondo della Fossa delle Marianne un idrofono in titanio. Ebbene anche a quella profondità sono stati registrati rumori costanti, provenienti dai motori delle navi. La ricerca, condotta per conto dell’americana National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), ha sorpreso gli scienziati che hanno ascoltato le registrazioni, dopo avere lasciato il dispositivo sul fondo del mare per diversi mesi, da luglio a novembre 2015. A tali profondità si sentono anche moltissimi rumori naturali, provocati da terremoti sottomarini e dai canti delle balene.
L’indagine rappresenta il primo passo di un progetto che intende disegnare una mappa dei rumori artificiali nei mari di tutto il globo; la prossima tappa sarà sotto la calotta polare dell’Artico.