Suoni e odori fanno parte del prezioso patrimonio offerto dalla campagna, allo stesso titolo del paesaggio, quindi vanno protetti. Lo stabilisce una legge approvata in via definitiva dal Senato francese, che si è resa necessaria a causa del grande numero di litigi fra vicini nelle campagne, dovuti soprattutto all’arrivo di nuovi abitanti.
La cosiddetta legge di protezione del patrimonio sensoriale delle campagne francesi introduce suoni e odori, dal canto dei galli e delle cicali alle effusioni del letame, nel codice dell’ambiente e stabilisce che facciano parte del patrimonio comune della nazione. I servizi regionali dovranno stilare una sorta di carta d’identità culturale dei territori rurali, all’interno della quale fra le varie caratteristiche locali da preservare dovranno appunto essere compresi anche odori e suoni tipici. Sulla base di queste carte di identità verranno definite le liti di vicinato.