Nei locali in cui la musica di sottofondo è più alta, aumentano anche le consumazioni: un collegamento che i titolari dei bar sembrano conoscere alla perfezione, ma di cui gli studiosi non sanno ancora spiegare esattamente i motivi.
Recentemente, due ricerche condotte in Francia, su diversi campioni di avventori, hanno confermato: il volume della musica va di pari passo con la quantità di bevande e cibo consumati; un comportamento che si nota non solo negli esseri umani ma anche nelle cavie da laboratorio.
I 120 partecipanti di cui è stato analizzato il comportamento hanno ordinato significativamente più bevande quando la musica era trasmessa a 88-91dB rispetto a quando era diffusa al livello inferiore di 72-75 dB.
Gli studiosi hanno avanzato diverse ipotesi al riguardo: tale comportamento potrebbe essere spiegato in termini di risposta allo stress, perchè l’esposizione a rumori forti provoca una risposta ansiosa e quindi può compromettere la valutazione di gusto e sapore di cibi e bevande. Sotto stress potrebbe rivelarsi più difficoltoso per il consumatore distinguere l’alcol da qualsiasi altra cosa ci sia nel bicchiere.