Sono stati scoperti 38 nuovi geni, precedentemente “non sospetti”, coinvolti nella perdita dell’udito nei topi; i risultati di un esperimento condotto dai ricercatori del Wellcome Sanger Institute e del King’s College di Londra sono stati pubblicati lo scorso aprile sulla rivista scientifica “PLOS Biology” e si sono rivelai interessanti anche per quanto riguarda gli uomini.
Gli studiosi infatti hanno esteso l’indagine ai dati sul DNA umano, per capire se qualcuno di questi 38 geni fosse associato alla perdita dell’udito anche nelle persone e hanno scoperto che 11 di essi sono “significativamente associati con la capacità uditiva nella popolazione del Regno Unito”. Un gene in particolare, l’SPNS2, si è rivelato essere collegato alla sordità infantile. In un prossimo futuro, si spera che questa ricerca genetica possa contribuire a sviluppare farmaci mirati sempre più efficaci.