La stimolazione elettrica del cervello è una tecnica che sta facendo passi avanti negli ultimi anni per la risoluzione di problemi neurologici. La variante più recente di questa tecnica è la stimolazione transcranica a rumore casuale (transcranial random noise stimulation, tRNS), così definita perché il flusso di corrente utilizzato non è costante, ma ha una frequenza variabile, più o meno fra 100 e 650 Hz. Il “rumore” utilizzato non è quindi un suono percepibile. Uno studio recente della Edith Cowan University in Australia, condotta da Onno van der Groen e Dylan Edwards, suggerisce che una debole corrente che passa nel cervello può favorire il potenziale di apprendimento. Il tRNS funziona consentendo al cervello di formare nuove connessioni e percorsi, un processo noto come neuroplasticità. “Se impari qualcosa – spiega van der Groen – ci devono essere cambiamenti neuroplastici nel tuo cervello, che ti permettono di apprendere le informazioni. Abbiamo trovato uno strumento per migliorare la neuroplasticità”. L’utilizzo di rumore casuale impedisce alla zona stimolata di abituarsi a una certa frequenza, mantenendo i benefici della stimolazione.