L’esposizione protratta al rumore comporta un aumento dei valori di pressione arteriosa e di colesterolo “cattivo”: sul lavoro, un quarto degli Americani (stimati in 41 milioni di persone) sarebbe esposto a un ambiente pericoloso per le orecchie, ovvero 22 milioni di lavoratori nell’ultimo anno. L’ allarme è stato lanciato da una ricerca condotta dal National Institute for Occupational Safety and Health (Niosh), pubblicata lo scorso mese di Marzo su “American Journal of Industrial Medecine: “Ridurre i decibel sul luogo di lavoro è essenziale sia per la salute delle orecchie sia del cuore; il forte rumore è collegato al rischio cardiovascolare”.
Negli USA, il 12% degli attuali lavoratori ha problemi di udito, il 24% pressione sanguigna alta e il 28% valori del colesterolo fuori norma. Tra questi, il 58%, il 14% e il 9%, rispettivamente, sono dovuti all’esposizione a rumore per motivi professionali. Se si agisse con metodi preventivi efficaci, potrebbero essere evitati almeno 5 milioni di casi con perdite uditive.