I cuccioli di megattera comunicano il più possibile “sottovoce” con le loro madri, per cercare di non attirare le orche predatrici. Nel corso di uno studio condotto nel golfo di Exmouth, nell’Australia occidentale, in tre anni sono state seguite le conversazioni tra 10 esemplari di cuccioli di megattera con le loro genitrici.
La ricerca è stata guidata professor Peter Teglberg Madsen dell’università danese di Aarhus: per mezzo di un bastone lungo nove metri sono stati applicati dei microfoni hi-tech a ventosa sulla pelle dei cuccioli, in modo da seguirne sia i sussurri sia i movimenti. Il canto degli adulti maschi, precedentemente studiato, si è rivelato ben diverso dalle espressioni modulate con calma, quasi mormorate, dai piccoli. Le acque in cui nuotano infatti sono infestate di orche, attratte dai cuccioli più indifesi.