Le foreste marine di gorgonie hanno un loro suono, o impronta sonora, che consente all’ecosistema di orientarsi. Ad esempio influisce sugli spostamenti delle larve verso la costa e attira nella foresta marina altri pesci in cerca di cibo. Il rumore provocato dal passaggio di imbarcazioni rende il suono naturale più difficile da percepire. L’impronta sonora delle foreste di gorgonie nell’area marina protetta delle Cinque Terre e l’interferenza che questa subisce dall’impatto sonoro delle attività umane sono al centro di una ricerca condotta dall’istituto di ricerca Chorus con sede a Grenoble e dall’Observatoire océanologique di Banyuls-sur-mer. I due centri sono coadiuvati dai tecnici del parco nazionale delle Cinque Terre, considerato l’ambiente ideale per condurre studi di ecologia acustica.
“Attualmente – spiega Donatella Bianchi, presidente del parco – si è concluso il posizionamento di idrofoni destinati al rilevamento del rumore subacqueo. Sono apparecchiature scientifiche in grado di registrare, a flusso continuo, la qualità delle fonti e le intensità del rumore in aree strategiche. Le campagne di indagine saranno effettuate una in estate e una in inverno. La durata di ogni fase di monitoraggio sarà di circa 10 giorni”.