Una legge per proteggere la quiete dei quartieri residenziali nella città di Tokyo in Giappone ha imposto un limite molto severo di 45 decibel a tutti i rumori. In un Paese prevalentemente di anziani (oltre un quarto della popolazione ha più di 65 anni) la norma finisce per incidere sulla qualità della vita dei più giovani… Nei quartieri residenziali le strade e i parchi giochi si sono svuotati, gli asili e le strutture per l’infanzia sono sempre meno ed è molto difficile investire in immobili destinati a bambini o famiglie, vista la necessità di dotarsi di costosi pannelli antirumore e altre strategie per non incorrere in multe salate.
È notizia recente che sia nato un comitato cittadino che cerca di ribellarsi, volendo esonerare dalla legge del silenzio almeno i minori di 12 anni. La sfida è tutt’oggi aperta: il partito del silenzio non intende sforare il limite dei 45 decibel permessi… anche se equivalgono al brusio di una biblioteca; una normale conversazione al ristorante sfiora già i 60 db.