Get Social With Us
Tsunami a Tonga, l’effetto temibile delle onde acustiche - Linear Apparecchi acustici
24903
post-template-default,single,single-post,postid-24903,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,select-child-theme-ver-1.0.0,select-theme-ver-3.6,wpb-js-composer js-comp-ver-6.7.0,vc_responsive

Tsunami a Tonga, l’effetto temibile delle onde acustiche

Lo tsunami che ha colpito Tonga dopo l’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, lo scorso 15 gennaio, è stato provocato dall’effetto di onde acustiche di gravità e non dal semplice spostamento meccanico dell’acqua come effetto del sommovimento del vulcano.
Le onde acustiche di gravità (acoustic-gravity waves o Agw) sono un tipo speciale di onda sonora che può attraversare l’oceano profondo alla velocità del suono, sotto l’effetto della gravità. Le Agw possono essere generate da terremoti, esplosioni e smottamenti sottomarini, nonché da onde di superficie e meteoriti. Una sola di queste onde può propagarsi per decine o centinaia di chilometri e viaggiare a profondità di centinaia o migliaia di metri sotto la superficie dell’oceano, trasferendo energia dalla superficie superiore al fondale marino. Secondo uno studio pubblicato su Nature, l’onda di tsunami che si è generata dopo l’eruzione del vulcano Tonga sarebbe stata provocata proprio dalle onde acustiche di gravità.
Gli tsunami possono essere causati dai vulcani attraverso fenomeni meccanici come terremoti, crolli della caldera e dei fianchi, flussi piroclastici o esplosioni sottomarine. Tuttavia questi meccanismi raramente spostano abbastanza acqua per innescare grandi tsunami transoceanici. Lo studio mostra come violente esplosioni vulcaniche possono causare tsunami globali innescando Agw che eccitano la zona di confine in cui si toccano l’atmosfera e l’oceano. Lo tsunami provocato dalla colossale eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai è il primo innescato da un vulcano che abbia potuto essere registrato dalla moderna strumentazione diffusa su tutto il globo. E’ emerso che questo tsunami ha viaggiato da 1,5 a 2,5 volte più velocemente di uno tsunami direttamente innescato da un vulcano, e ha attraversato gli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano in meno di 20 ore a una velocità di circa 1.000 km/h. Una correlazione diretta tra lo tsunami e i tempi di arrivo delle onde acustiche di gravità conferma che questi fenomeni sono strettamente collegati.