Il suono dell’acqua che scorre può essere rilassante come il gorgogliare di torrenti e cascatelle in montagna e lo sciabordare del mare sul bagnasciuga. Nelle città, per cercare di rievocare quel suono e quegli ambienti, si decorano da secoli le piazze principali con fontane che sono il rifugio di turisti affaticati e accaldati. Ma non sempre la riuscita di questa rievocazione è azzeccata. Almeno, la pensa così qualcuno a Zoagli, sulla costa ligure di Levante, dove è stata lanciata una petizione per far spegnere la fontana cittadina in piazza “27 dicembre”. Il motivo: l’acqua cadendo sul fondo di pietra produce un fracasso fastidioso che disturba i residenti. Che si lamentano: “Quando c’è un po’ di silenzio, il rumore della fontana copre quello delle onde del mare”. Queste sì piacevoli, se si potessero sentire. La proposta è di ridurre l’intensità degli zampilli e l’orario di accensione, che attualmente è di 12 ore. A complicare le cose ci sono i turisti e alcuni esercenti, a cui invece la fontana piace e vorrebbero anzi che fosse valorizzata, magari con giochi di luce colorata. L’amministrazione comunale ha detto che sta valutando una soluzione. Il sindaco Fabio De Ponti ha spiegato al giornale “Il Secolo XIX” che si proverà “a orientare i getti più alti perché cadano nel mezzo, quindi sull’acqua e non sulla pietra. Per ottobre – ha aggiunto – abbiamo in programma una misurazione fonometrica per accertare se vengano superati o no i vincoli di legge, ma comunque faremo rendere indipendenti i vari anelli, in modo che i getti non cadano in contemporanea, ma creino una “danza”: questo dovrebbe migliorare l’effetto estetico degli zampilli ma anche ridurre il rumore, suddividendolo in più fasi”.